Un salto nel passato tra i siti archeologici di Catania

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by Roberto - 20 November 2014

Catania è la seconda città più grande della Sicilia e fin dall’antichità ha rappresentato il punto focale dell’isola per quanto riguarda le attività culturali e commerciali. Non c’è da stupirsi se sono pervenute tutt’oggi diverse rovine sparse per la città e nei dintorni; visitarle può essere un modo originale per esplorare la città con un occhio diverso, in un percorso che si snoda nei diversi punti del centro cittadino, dalle eleganti strade principali abbellite da pregiate decorazioni in stile barocco, alle dismesse ma caratteristiche stradine laterali.

 

Il punto di partenza per cominciare questo salto nel passato sarà Piazza Stesicoro, dove sono presenti i resti dell’anfiteatro romano risalente al II secolo. Dal diametro di 80 metri, si trattava dell’anfiteatro più grande della Sicilia, ed era il terzo più grande dopo il Colosseo e l’arena di Verona, con una capienza di 15.000 persone. Tutt’oggi ne possiamo ammirare solo una sezione, in quanto durante la dominazione ostrogota venne usato come cava di materiale da costruzione. Una leggenda vuole che qui, durante l’eruzione dell’Etna del 252, i villani vi trassero rifugio, cercando la protezione della patrona della città, Sant’Agata, in quanto nei suoi pressi si trovava la sua tomba.

 

Non lontano da qui, tra Via Vittorio Emanuele e Via Teatro Greco, si trovano i resti del Teatro Romano, anch’esso risalente al II secolo, e costruito in pietra lavica dell’Etna, probabilmente sopra ad uno greco. Nei suoi pressi si trovano inoltre i resti del piccolo Odeon, che era un teatro romano di dimensioni ridotte adibito a rappresentazioni musicali rivolte ad un pubblico più ristretto.

 

Sempre in zona troviamo inoltre l’originale edificio delle Terme della Rotonda: in epoca romana si trattava appunto di un edificio termale, del quale rimane la pianta rotonda iscritta in un cerchio, mentre in epoca cristiana venne adibito a basilica.

 

Invece, per passare una giornata facendo una gita fuori porta, da non perdere è sicuramente il Teatro Greco di Taormina, dai quali si può godere di un’eccezionale vista sia sul mare che sull’Etna, e dove nei mesi estivi ha luogo una rassegna artistica.

 

Un altro sito archeologico da non perdere è il parco della Neapolis di Siracusa, che vi stupirà con il suo teatro greco, le eccezionali latomie, ovvero delle cave di pietraadibite a “dimora” forzata per i prigionieri politici e scavate dagli stessi in epoca ellenica. Tra queste, di particolare rilievo è la grotta artificiale dell’Orecchio di Dionisio: unica nel suo genere, è una cava verticale alta ben 23 m e larga tra i 5 e gli 11 m dove è presente un’acustica assolutamente magica, per via della sua forma particolare, che le dona un’eco eccezionale.

 

Per concludere, vi consigliamo una capatina anche alla stupefacente Valle dei Templi di Agrigento: con i suoi templi conservati benissimo ed incastonati in un fantastico panorama tra le colline e il mare, si tratta del parco archeologico più grande al mondo, con un’estensione di ben 1300 ettari.