Alla scoperta dei paesaggi mozzafiato della Sardegna

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by Roberto - 31 January 2015

Seconda per estensione, l’isola della Sardegna si trova nella parte occidentale del mar Mediterraneo, a meno di 200 chilometri dall’Africa. Questa terra ha un carattere unico, diverso da qualsiasi altra regione. Dalle spiagge spettacolari ai paesaggi montuosi, quest’isola misteriosa è immersa nel folklore e nelle tradizioni antiche. Per visitare la costa e, soprattutto, i numerosi siti archeologici nell’entroterra incontaminato e spesso lontano dalle città principali, ideale sarebbe avere a disposizione un mezzo per potersi spostare più agevolmente.

Il nostro viaggio comincia da Alghero nel nord-ovest dell’isola, in provincia di Sassari. La cittadina fu conquistata da Pietro IV d’Aragona nel 1354 e da allora il fascino della Catalona ha invaso le strade, le facciate degli edifici pubblici e privati e le stesse chiese. Tracce della dominazione sono ovunque nel centro storico della città, che si affaccia sul mare: dal Palazzo Guillott con le sue bifore alla Chiesa di San Francesco costruita a partire dal XIV° secolo e ancora dall’area della cattedrale con il suo campanile in gotico fiorito alla stretta via di Sant’Erasmo. Ma lasciamo la costa per dirigerci verso l’interno dell’isola, visitando la necropoli di Anghelu Ruju, la più vasta della Sardegna prenuragica, risalente al Neolitico finale.

Tornando al litorale, in direzione sud-ovest, ci dirigiamo ora verso una parte della Sardegna meno visitata: il territorio di Sulcis. Qui, a Gonnesca, possiamo visitare il Villaggio Nuragico di Seruci con le sue caratteristiche nuraghe quadrilobate. Forse il più grande sito dell’Età del Bronzo dell’isola, è esteso per circa 6 ettari. Continuando incontriamo Carbonia con la città fenicia dell’VIII sec. a.C. costruita sul Monte Sirai, la sua necropoli con un’area destinata alla cremazione e il tempio dedicato alla dea Astarte. Dopo aver visto l’isola di Sant’Antioco, collegata da un istmo alla terraferma, puntiamo decisamente in direzione nord, verso Cagliari. Di particolare interesse in città è la visita al più importante anfiteatro romano della Sardegna, destinato anche al teatro e all’esecuzione di sentenze capitali. Alla più grande necropoli fenicio-punica del Mediterraneo quella di Tuvixeddu appartiene invece la tomba del Guerriero, o tomba di Sid, dove è raffigurato un guerriero nell’atto di scagliare una lancia.

Dopo aver visitato la città dirigiamo ora i nostri passi verso nord, in direzione di uno dei tratti di costa più famosi a livello internazionale: la Costa Smeralda. Caratterizzata da un’alternarsi di cale, spiagge e isolette, ha il suo centro in Porto Cervo ed è diventata dal secolo scorso meta di turismo di lusso. Concludiamo infine il nostro viaggio a Porto Torres, a soli 40 km dall’aeroporto di Alghero, punto di inizio del nostro itinerario e uno dei principali dell’isola. Fra le cittadine più importanti dell’area, Porto Torres è la sola colonia romana di Sardinia e conserva numerosi resti archeologici come i Bagni termali, il “Palazzo del Re barbaro e l’Antiquarium Turritano.