Dove andare a tartufi nelle Langhe

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by Sofia - 23 August 2019

La Regione delle Langhe – entrata a far parte della lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2014 con Roero e Monferrato, per l’elevato valore storico-culturale e la ricchezza vitivinicola che la caratterizza – è riconosciuta a livello mondiale come una vera e propria miniera culinaria. Pregiati, infatti, sono il suo formaggio, le nocciole – proprio qui è nata la Nutella! – e i tartufi.

Una volta giunti in Piemonte, non dovrete fare altro che usufruire del servizio di noleggio auto che vi mettiamo a disposizione nelle nostre agenzie locali per scoprire tutti i segreti del tartufo – caratteristiche, migliori ricette, luoghi migliori in cui cercarlo e tecniche di raccolta.

Caratteristiche

Nelle Langhe possono essere cercati due tipi di tartufo: il bianco d’Alba o Tuber Magnatum Pico e il nero, nelle sue due varianti Tuber Melanosporum e Tuber Albidum. Mentre il primo è decisamente più protetto, raro e costoso – 100 grammi valgono circa 450 euro –, il nero viene utilizzato più comunemente in alcuni dei principali piatti della cucina piemontese, dando loro un tocco più forte, terroso e “boschivo”. Mentre il bianco si presenta con una forma globosa, irregolare e appiattita e può raggiungere le dimensioni di un melone, il secondo viene soprannominato da molti chef un “diamante a tavola” ed è caratterizzato da una forma globosa e tondeggiante; inoltre, la sua gleba è di colore nero/ rossastro con venature piuttosto ramificate.

Migliori ricette



Langhe

Come nella migliore tradizione piemontese, uno dei modi più tipici per godere al meglio di tutte le sfumature che caratterizzano il tartufo bianco appena raccolto, è quello di grattugiarlo a scaglie su un piatto di pasta all’uovo fresca fatta a mano – i tajarin al burro. Per quanto riguarda il tartufo nero, invece, un’opzione molto semplice è quella di aggiungerlo sbriciolato a piatti rustici come una tartara di carne Fassona o un uovo al tegamino, dando così un tocco di classe al vostro pranzo. Se voleste poi spezzare la fame in modo originale nelle ore pomeridiane, non dovrete fare altro che spalmarne un po’ su una fetta biscottata o una fetta di pane.

Quando e dove dedicarsi alla ricerca

La ricerca del tartufo è strettamente regolata e limitata a determinati periodi dell’anno e infrangere le regole può comportare sanzioni severe. Mentre il tartufo nero può essere sempre cercato – fatta eccezione per il periodo compreso tra metà marzo e metà maggio – quello bianco d’Alba può essere cercato solo nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il luogo di ricerca è il bosco, dove sotto la base del tronco di qualsiasi albero – principalmente querce, noccioli e carpini –  potrebbe nascondersi un vero e proprio tesoro.

Come raccoglierli



Lamghe

Nella vostra “cerca”, voi provetti “trifulau” sarete accompagnati dal vostro inseparabile cane – il “tabui”, senza il cui inestimabile olfatto la raccolta sarebbe assolutamente impossibile. Lui, infatti, dopo un apposito addestramento, sarà in grado di condurvi al punto esatto, scavare leggermente e lasciare a voi il solo compito di sotterrare con la massima delicatezza il tartufo con la vostra zappetta, o sarebbe meglio dire “sapin” – per rispettare le tradizioni e rimanere fedeli al gergo usato dagli esperti del settore.