I dieci migliori ristoranti a Roma

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by Margherita Ragg - 23 July 2019

Roma è la città eterna. Incanta i turisti per la sua storia, i suoi monumenti e le tradizioni; strega chi vi si trasferisce da altri parti d’Italia; risulta impossibile da lasciare per chi ci è nato e cresciuto. Dipenderà dai reperti antichi, dalla magnificenza del Colosseo, dalle chiese e dalle piazze. Un viaggio a Roma risulta indimenticabile, ma non solo per ciò che si visita o si vede.

A rendere questa città unica sono anche i suoi sapori, che sono diventati un biglietto da visita della cucina italiana nel mondo. Dalla pasta all’amatriciana agli spaghetti alla puttanesca, dalla trippa all’abbacchio: ricette che nella capitale hanno visto la luce, si sono tramandate ed evolute e hanno finito per essere esportate in tutto il mondo.

Per questo quando si va in visita a Roma conviene organizzarsi per gustare molte delle ricette tradizionali. Come? Basta affittare un’auto per muoversi nei diversi quartieri e così sfuggire alle trappole per turisti e scoprire trattorie e ristoranti che alla cucina romanesca autentica uniscono una buona carta dei vini e il sorriso dei camerieri romani. E poi cercare indirizzi di prestigio. Una fatica che abbiamo deciso di evitarvi, preparandovi la lista dei dieci ristoranti da non perdere.



Roma

Si comincia nel cuore di Roma, a Montecitorio, con Cavalier Gino, ristorante che si trova in un vicoletto di fronte al Parlamento. La cucina è tradizionale ma impeccabile e anche l’arredo sembra fermo nel tempo. Pochi coperti, tavoli apparecchiati come una volta: il ristorante è non molto diverso rispetto all’apertura nel 1963. Sulla lavagnetta ci sono i piatti del giorno: da non perdere spaghetti alla carbonara, tonnarelli cacio e pepe, amatriciana e penne all’arrabbiata.

Vicino a un altro scorcio irrinunciabile di Roma, si trova Romolo alla Mole Adriana, una delle trattorie più antiche della città. Da novant’anni la famiglia Perilli delizia i buongustai che passano tra Castel Sant’Angelo e il Vaticano. Da capogiro i tubetti con le lenticchie.

Sempre in una zona centrale, a Trastevere, c’è l’osteria da Enzo al 29, dove passato e presente convivono con gioia tra un piatto di gnocchi al sugo e un secondo di carne.

Restando nel centro di Roma c’è un’altra istituzione che non si può mancare. È Armando al Pantheon, dove i turisti non mancano, eppure la qualità è tale, comparata con il prezzo, che anche i romani continuano a venire. Ristorante familiare, fondato dalla famiglia Gargioli nel 1961, permette di sperimentare la cucina romana tradizionale in una chiave innovativa. Piatti da provare sono la coratella d’abbacchio e la carbonara.



Roma

Se volete un ritmo rilassato e la certificazione puntate a Il Grappolo d’oro, che si fregia della Chiocciola Slow Food: a due passi da Campo dei Fiori continua propone animelle con carciofi e abbacchio a scottadito che fanno sognare. Nel rispetto dei prodotti, dei tempi di cottura, dei prezzi ragionevoli.

Spostandosi in un’altra zona di Roma bella e famosa, ovvero Trastevere, si trovano almeno tre ristoranti che ci consigliamo di mettere in agenda. Il primo è il Ristorante Pecorino Testaccio. A due passi da Monte dei Cocci, non fa fronzoli ma garantisce una cucina romana autentica e usa prodotti stagionali. Per questo vi consigliamo di provare le fettuccine della casa alla gricia con le fave, che in primavera inoltrata sono alla base di tanti altri piatti.

Per il periodo autunnale, invece, conviene chiedere i funghi. Non lontano da questo ristorane, c’è poi Angelina a Testaccio, che ama lo stile italiano e non se ne vergogna. L’arredo del locale è creativo, fa il verso al cosmopolita e allo chic, ma non accetta anglismi e stranezze eccessive. Seduti a tavola, poi, troverete il conforto dei piatti di una volta, eseguiti come una volta. Lasciate lo spazio per il tiramisù, che è davvero da incorniciare.



Roma

Sempre in zona c’è anche il ristorante Flavio al Velavevodetto (che ha una sede pure nel quartiere Prati). Tradizionale, ma con attenzione allo spirito di oggi propone una serie di piatti che vanno benissimo anche per chi ama le verdure, comei carciofi fritti alla giudìa e le zucchine alla scapece. Da provare poi la pasta alla gricia e i fagioli con le cotiche, piatto povero per costo, ma ricco per gusto.

Visto che avete la macchina, infine, potete sfruttarla anche per sfuggire alla città e raggiungere un paio di indirizzi da intenditori. Per prima cosa mettete sul navigatore Olevano Romano, piccolo centro dove si trova la trattoria Sora Maria e Arcangelo. Esiste da sessant’anni e non ha mai ceduto alla tentazione di tradire la propria identità. I piatti sono tipici, ma con non pochi guizzi e vanno gustati. Da provare di sicuro i cannelloni e i maritozzi.

Al quartiere Gianicolense, invece, c’è una novità interessante: da Palmira. Una realtà che nasce all’interno di una famiglia storica, dove si abbinano ricette della tradizione e prodotti regionali. Con risultati deliziosi, come le polpette!