IL PRANZO DI PASQUA IN GIRO PER L’ITALIA

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by Hertz - 11 April 2019

Paese che vai, usanza che trovi…

Ma anche regione che visiti, pietanza che scopri.

In Italia, lo sappiamo, le usanze in fatto di cibo abbondano, proprio come le tavole imbandite in certi giorni di festa. Ed è proprio in occasioni del genere che i fornelli delle cucine italiane sprigionano creatività e amore per le tradizioni locali.

Il pranzo di Pasqua è una di queste. Sono veramente tante, e diverse, le forme in cui pasta, pesce, carni o dolci si presentano in questa domenica di aprile. Per esempio, sapevi che l'agnello pasquale, da nord a sud, non è mai lo stesso? Viene servito al forno con le patate in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Campania, con rosmarino e cipolle in Sicilia e tartufato in Umbria; e ancora, arrosto in Liguria ed Emilia Romagna, "cacio e uova" in Molise e Abruzzo, con i cardoncelli in Basilicata; infine si può presentare come polpettone alla sarda e come abbacchio alla romana...

Niente male, vero? Che ne pensi allora di fare un viaggio attraverso i diversi, squisiti modi di preparare il pranzo di Pasqua su e giù per lo Stivale?

Iniziamo dalle regioni del nord, dove il rispetto per la tradizione è esemplare. In Piemonte, oltre al vitello tonnato, sono gli agnolotti del Plin il piatto forte della festa. "Plin" significa pizzicotto e indica il caratteristico gesto con le dita, necessario per racchiudere il ripieno nella pasta. Questa prima portata, però, è tutt'altro che semplice: si tratta di una pasta fresca all'uovo ripiena di vitello, cosce di coniglio, lonza di maiale, spinaci e parmigiano. Più che un pizzico, una bella (e buonissima) carica di sapori!

Un assaggio della torta salata di Pasqua è d'obbligo, in Lombardia. Questa pasta sfoglia farcita con pollo rosolato, prosciutto, parmigiano, asparagi e odori è un piatto delizioso, e poi è il compromesso perfetto tra gusto e praticità, nel caso tu stia pensando ad una gita fuori porta.

Dalla torta salata passa all'insalata... Pasqualina, naturalmente! In Veneto è talmente ricca di sapori, dalle uova alle code di gamberi, che in realtà è un vero e proprio piatto unico. Se non sei ancora sazio, fai un salto in Trentino per assaggiare una polpettina di agnello, e poi raggiungi l'Emilia Romagna, perché le sue lasagne verdi impastate con farina, uova e spinaci e condite con ragù di carne, besciamella e parmigiano sono una delizia indimenticabile per il palato!

Scendendo verso il centro, ti consigliamo di fermarti in Toscana, dove il pranzo di Pasqua profuma dei sapori tradizionali della minestra di gallina, e della Schiacciata lavorata a mano e lievitata con fermentazione naturale. Nelle Marche puoi provare la Crescia di Pasqua, un impasto con uova, pecorino, parmigiano ed emmenthal, ma è la frittata con menstrato la pietanza che ti consigliamo di non perdere. Si tratta di una varietà di menta selvatica caratteristica di queste zone, che regala ai piatti marchigiani un sapore ben definito e difficile da trovare altrove.

Se non sei abituato ai sapori decisi, nel Lazio avrai di che stupirti. Carciofi fritti, abbacchio a scottadito e costolette di agnello alla brace sono i protagonisti assoluti del pranzo di Pasqua da queste parti. Sulla Coratella alla romana, cioè l'insieme delle interiora dell'agnello, non vogliamo anticiparti nulla. Cerca una buona trattoria locale e provala, potrebbe lasciarti senza parole!

È il momento di chiudere il pranzo in dolcezza, e il nostro itinerario ci porta verso le regioni più calde d'Italia, dove la tradizione in cucina è un tesoro tramandato di generazione in generazione. In Campania la pastiera è un'istituzione imitata in tutto il mondo, probabilmente il dolce di Pasqua più famoso dopo la colomba e l'uovo, a base di grano e ricotta. E che dire dei dolci calabresi? Qui, a fine pasto, sono i biscotti Cudduraci a tenere lo scettro della tavola. In Puglia invece devi assaggiare l'agnello di pasta alle mandorle, spesso ripieno di cioccolato, ma non farti scappare neanche il delizioso Panerieddhu, un cestino al profumo d'arancia impastato con farina, latte e uova. Per concludere, dalle arance passiamo ai limoni, quelli sardi, che in forma di glassa ricoprono una frolla all'uovo chiamata Piricchitus.

Hai preso appunti, vero? Ora non ti resta che provare sul serio una (o tutte!) queste portate pasquali così buone e così… regionali!

O, ancora meglio, potresti pensare di raggiungere con Hertz i loro luoghi d'origine. Scegli la destinazione, prenota la tua auto e parti sulle vie del gusto: a Pasqua in Italia c'è un mondo di delizie tutte da scoprire!

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