Val di Non e Foreste Casentinesi. In to the Wild all’italiana.

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by Hertz - 13 September 2017

L’Italia è il paese dell’arte, dei monumenti, della storia, ma a volte forse sottovalutiamo quanto il Bel Paese sia costellato, da nord a sud, da capolavori naturali. Nel viaggio che ti suggeriamo, il contatto con la natura sarà fondamentale, ma avrai comunque bisogno di un mezzo di trasporto dalla selvaggia potenza per apprezzarla appieno.

A tal proposito, per visitare le pregevolezze paesaggistiche dello stivale, noleggia l’italianissima Alfa Romeo Stelvio, il primo e storico SUV di questo grande marchio e l’ultimo modello a entrare nella nostra Fun Collection Selezione Italia.

La prima parte del nostro itinerario parte da nord, nella Val di Non: il verde altopiano del Trentino diviso dal turchese del fiume Noce ai piedi delle Dolomiti, la spettacolare catena montuosa entrata di recente nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Per il primo giorno di escursioni tra i boschi e i laghi di questa fantastica terra ti suggeriamo di fermarti nel paradisiaco agriturismo a conduzione familiare La Piave, nel silente comune di Taio, dove grazie alla sua posizione privilegiata potrai ammirare l’intera vallata alla quale fa sfondo la splendida catena montuosa del Brenta.

Non c’è viaggio in Italia se non si fanno viaggiare anche le papille gustative, ecco perché per il secondo giorno, farai bene ad affidarti all’Associazione “Strada della Mela e dei sapori delle Valli di Non e di Sole”, che racchiude il meglio delle aziende agricole della regione.

Lasciati alle spalle quindi la parte occidentale della vallata e procedi attraversando il Noce fino ad arrivare a Cles, l’antichissimo borgo montano, un tempo importante emporium romano.

Parcheggia il tuo Stelvio e affidati alle esperte guide dell’Associazione per esplorare a piedi più di 7000 ettari di frutteto. Ogni tappa ristoratrice sarà l’occasione per visitare le moltissime fattorie e agriturismi e provare la rinomata mela DOP della Val di Non: un prodotto straordinario coltivato nel rispetto della tradizione. Squisiti sono i suoi derivati, dal classico succo di frutta all’alcolico sidro, capace di regalare al più esigente gourmet, sfumature degne di un grande vino bianco.

Se preferisci aspettare prima di passare direttamente alla frutta non c’è problema. Nelle strade della mela è diffuso l’allevamento dei bovini: avrai così la possibilità di assaggiare i prodotti tipici dei caseifici e salumifici, come i numerosi formaggi nostrani e la mortadella affumicata.

Arrivato al terzo giorno a pancia piena sarai pronto a fare il pieno di energie e salutare questo posto incantato risalendo sul tuo Stelvio, per avviarti senza indugio verso una nuova tappa altrettanto ricca di scorci e paesaggi incantevoli. Procedi verso Trento, prendi l’autostrada A22 e scendi a sud, in direzione Cesena. Arrivato al bivio con la E35,

vira in direzione Bagno di Romagna dove il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, al confine tra Toscana e Emilia Romagna, ti riserva un benvenuto speciale.

Sarai di fronte a un polmone verde che si estende per 368 chilometri quadrati dislocati tra le montagne appenniniche che ha il pregio di essere insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie alle sue foreste di abeti e faggi. Maestosi alberi s’innalzano su alti crinali per regalare una vista mozzafiato da dove, nelle giornate più terse e limpide, la visuale potrà spaziare fra i due mari della penisola.

Dopo tanto viaggiare, arriva il momento di sgranchirsi le gambe. Potrai goderti i paesaggi incontaminati del parco noleggiando una mountain bike. Di grande aiuto sono i volumi “In Bici nel Parco”: mappe dei percorsi e il loro relativo grado di difficoltà fornite dal parco stesso, ormai un vero e proprio cult per tutti i patiti del cicloturismo.

Il giro in bici ti ha messo una fame da lupi? È ora di riprendere il volante dell’Alfa Romeo Stelvio per saggiarne l’incredibile tenuta di strada fra gli stretti tornanti verso San Benedetto in Alpe. Si tratta di un antico paese medievale nella parte nord del parco, in cui ammirare l’abbazia benedettina del 1723, intorno al quale si sviluppa lo storico borgo.

Al centro del paese potrai finalmente refrigerarti al ristorante Acquacheta, una storica struttura del 1860 che per molti anni è stata l’unica attività di ristorazione del paese. Il menu saprà proporti tutto il meglio della cucina toscano-romagnola come funghi porcini, tartufo bianco, pasta fatta in casa, fino ad arrivare alle numerose ricette con carne di capretto e maiale. Inoltre, il ristorante funge anche da albergo, quindi, non dimenticare di prenotare una stanza per goderti l’atmosfera rarefatta e quasi magica dell’ultima notte in questi luoghi selvaggi.

Dal panoramico paesino di Taio all’aria spirituale di San Benedetto in Alpe il tuo itinerario volge a termine. Ripartirai con la consapevolezza che un viaggio del genere non si dimentica tanto facilmente, merito anche di un’auto straordinaria, degna delle straordinarie strade che affronta con grinta e personalità.