La breve guida che trovate a seguire è stata realizzata appositamente per permettervi di scoprire il meglio di Pomezia e le sue zone di interesse storico-culturale. Non vi resta dunque che salire in auto e partire all’avventura.
Torvaianica
Iniziamo con questa zona che, seppur non inclusa nel perimetro urbano di Pomezia, può essere considerata una sua frazione, considerando la breve distanza – dieci chilometri – e il grande afflusso di pometini sulle sue sponde durante i fine settimana.
Torvaianica, che deve il suo nome alla Torre del Vajanico, una vecchia torre d’avvistamento un tempo presente in zona, si distingue infatti come una delle più ambite mete vacanziere per i laziali a partire dagli anni ’50, grazie a un lungo litorale sabbioso e alle prestigiose strutture alberghiere che vi si affacciano.
Nei suoi dintorni vi si trovano inoltre vari reperti risalenti all’età romana, tra i quali l’Heroon di Enea, ritenuto da molti come il luogo di sepoltura della celebre figura omerica.
Centro storico
“Storico per modo di dire”. Il Comune, infatti, appartenente alle cinque “città nuove” dell’Agro Pontino, fu fondato da Benito Mussolini solo nel 1938.
Degli edifici che fanno parte del progetto originale ne rimangono in piedi solo alcuni, con la parte restante ricostruita o risalente alla seconda metà del secolo scorso.
Tra questi, meritano una visita - per cercare d’immaginarsi la struttura della città durante il periodo fascista - l’Edificio Postale, la Casa del Fascio, la Chiesa e la Sagrestia di San Benedetto e il Serbatoio Idrico.
Pratica di Mare
Si tratta di un piccolo borgo che costituisce una frazione di Pomezia. Qui, il visitatore verrà accolto da un gruppo di casette dall’aspetto medievale raccolte intorno a un castello dello stesso periodo e una chiesetta, costruiti su un antico accampamento di origini romane.
L’edificio religioso si presenta con una torre quadrangolare che, dedicata a San Pietro Apostolo, vide le sue origini nel secolo VIII e una successiva restaurazione nel secolo XII.
Il castello, invece, riassestato a partire dal secondo dopoguerra grazie all’intervento statale, si presenta tutt’oggi con imponenti torri tondeggianti, cannoni e una cinta muraria merlata.
Riserva Naturale Regionale Decima Malafede
Compresa tra il GRA, la Via Pontina, la Via Laurentina e il Comune di Pomezia, questa riserva naturale si estende su una zona di 6.145 ettari, rivelandosi in questo modo come la più grande area protetta del sistema dei parchi gestiti da RomaNatura.
Ben 800 sono le specie di fiori e piante presenti sul territorio, che risulta abitato, come dimostrano tracce di antichi insediamenti, sin dall’epoca preistorica - circa 250.000 anni fa.
Sono anche state rinvenute tombe appartenenti a una necropoli dell’Età del Ferro e si rilevano tracce medievali, come la Torre di Perna e le rovine del castello dei Monti della Leva, rimaneggiato nel secolo XVIII, ma comunque suggestivo.