Nonostante la provincia di Biscaglia sia ricca di sorprese, sarebbe un vero peccato lasciare Bilbao senza averle concesso le attenzioni che merita. Per questo, quella che vi presentiamo a seguire è una guida sulle principali attrazioni di quelli che, almeno per noi, sono i suoi quartieri più affascinanti. Non vi resta dunque che darle un occhiata e partire da uno tra:
Casco Viejo
Lasciatevi avvolgere in primo luogo dalla magia che solo il centro storico di Bilbao, con tutto il suo mistero, è in grado di sprigionare. Fondato nel secolo XIV sulla sponda destra del fiume Nervión, il Casco Viejo è anche noto con il soprannome di “Siete Calles”, in onore delle sette strade che lo attraversano. Visto che cercare di orientarsi in questo meraviglioso groviglio risulta piuttosto complicato, non vi rimane che iniziare la vostra vacanza con spirito avventuriero e perdervi alla scoperta degli oltre 400 negozietti alla moda e botteghe artigianali che vi si affacciano. I punti di riferimento principali in zona sono comunque Plaza Nueva – sua piazza principale che, sotto i suoi portici, ospita bar specializzati in pintxos – e la piazza della Cattedrale, edificio religioso che combina alla perfezione stile gotico, neogotico e barocco. Altro pregiato esempio architettonico, poi, è il Teatro Arriaga che, ubicato sull’omonima piazza, ricorda l’Opera di Parigi con il suo stile neobarocco.
Abandoibarra
Questo quartiere, situato all’estremità settentrionale del distretto di Abando, è il principale simbolo del già citato “Effetto Guggenheim”, che ha fatto risorgere Bilbao a nuova vita a partire dalla fine degli anni ’90. Entro i confini di questa ex-area industriale si concentrano alcune delle principali attrazioni in città, come il Museo Guggenheim, che attrae da subito l’attenzione dei curiosi con la sua struttura in titanio e pietra beige che si ispira alla corrente della Sculturarchitettura, l’atrio che raggiunge un’altezza di cinquanta metri e l’enorme ragno in bronzo di Louise Bourgeois e il Puppy di Jeff Koons a farne da guardiani. Da non perdere, poi, sono Plaza Moyúa con il suo Palacio Chávarri – sede del governo regionale – e Calle Ercilla – unica per la presenza di statue davvero particolari. A pochi metri di distanza, segnaliamo inoltre le Isozaki, due torri gemelle in vetro che, progettate dall’omonimo artista giapponese, svettano sul paesaggio circostante dall’alto dei loro 83 metri.
Deusto
Questo distretto è popolato da giovani studenti alla ricerca di divertimento e relax ogni giorno della settimana. Dopo aver attraversato l’antico Puente de Deusto, proseguite fino a raggiungere la Ribera – il lungofiume che conduce sino all’Università, gestita dall’ordine dei Gesuiti. La sua struttura, risalente al secolo XIX, è famosa per aver coltivato alcune delle menti più geniali della città.
Uribarri
Chiudiamo con un altro distretto, a cui si può accedere tramite il Zubizuri – il “ponte bianco” progettato nel 1997 da Calatrava, meglio conosciuto per la Città delle Arti e delle Scienze di Valencia. Una volta raggiunto il Municipio cittadino – del secolo XIX e in stile Neoclassico –, prendete la funivia antistante che vi porterà sulla cima della collina Artcanda, dalla quale si gode di una bellissima vista sul paesaggio cittadino.