A seguire vi forniamo una descrizione dettagliata di alcune delle mete che, previamente citate e tutte facilmente raggiungibili dall’aeroporto El Matorral, sono indicate per una bella gita sulle quattro ruote. Anche se davvero tante sono le nostre località preferite a Fuerteventura, su tutte vi consigliamo:
Parque Natural Dunas de Corralejo
Nel comune de La Oliva, questo enorme parco naturale salvaguarda dal 1994 2.600 ettari di dune sabbiose che, offrendoci paesaggi che non si discostano di troppo dal deserto del Sahara. si affacciano alle suggestive distese acquose dell’Oceano Atlantico. Mentre le spiagge disposte nella sua zona settentrionale sono più turistiche e attrezzate con ogni comodità – come quelle de El Viejo, El Bato Negro e El Medano, quest’ultima particolarmente adatta per chi vuole praticare wind e kite surf –, quelle più a sud sono più tranquille e deserte – tra queste, Alzada, El Moro, El Dormidero e Los Martos.
Parque Natural de Jandía
In posizione diametralmente opposta e circa della stessa dimensione rispetto al precedente, questo secondo parco naturale occupa la penisola omonima quasi nella sua totalità. Questo spazio – protetto dal 1987 –racchiude al suo interno un’area montuosa di origine vulcanica e promontori a picco sul mare che si alternano costantemente a piccole spiaggette e distese di sabbia bianca che si protraggono per decine di km. Sebbene il suo paesaggio sia quasi esclusivamente desertico, non mancano specie di vegetazione endemica e di uccelli rari. Segnaliamo inoltre che le uniche località abitate sono Cofete e Puertito de la Cruz, piccoli e quanto più autentici centri di pescatori e agricoltori.
Betancuria
Situato nell’entroterra di Fuerteventura, questo piccolo comune deve il suo nome all’esploratore Jean de Béthencourt, che la colonizzò nel secolo XV imponendosi sulla comunità Guanche autoctona.
Primo insediamento europeo e Capoluogo dell’Isola fino al 1834, Betancuria è una tappa d’obbligo per tutti coloro che vogliano approfondire la loro conoscenza sulla storia della Corsica. Qui sono ancora visibili alcune antiche strutture abitative e una cappella, voluta dai frati francescani che nel corso degli anni iniziarono a insediarsi in numero crescente sull’isola.
In un paesaggio fatto di case bianche, palmizi e muretti a secco, cercate di non perdervi il piccolo museo archeologico locale, la chiesa di Santa Maria del secolo XVII e, nelle vicinanze, l’oasi di Vega de Rio Palmas.
Puerto del Rosario
Chiudiamo la nostra visita con l’immancabile Capoluogo di Fuerteventura, il luogo più adatto se volete concedervi un po’ di shopping e divertimento notturno senza tralasciare comunque un tocco di cultura. Una delle sue attrazioni più interessanti è il Parque Escultóreo, un museo all’aria aperta costituito da circa 50 sculture posizionate in punti strategici della città e tutte realizzate dall’artista Juan Bordes.
Dopo essere passati per la casa-museo Miguel de Unamunoin calle Virgen del Rosario – dove lo scrittore trascorse i suoi anni d’esilio – non perdetevi la chiesa di Nuestra Señora del Rosario, costruita nel 1828 e situata in posizione opposta.
Godetevi un ultimo bagno a Playa Chica – la piccola spiaggia cittadina in sabbia bianca – oppure a Playa Blanca – distante solo un km e super attrezzata per i viaggi in famiglia.