Pianificare però il programma della vostra permanenza in Indiana pensando solo alle bellissime cittadine e zone che circondano Indianapolis sarebbe un vero peccato, se prima non dedicate tutta la vostra attenzione alla visita della città dell’Indy 500.
Per questo, vi spingiamo a dare un’occhiata alla semplice guida che segue e che abbiamo realizzato appositamente affinché possiate approfittare della vostra permanenza a Indianapolis appieno.
Eccovi quelli che, a nostro giudizio, sono i quartieri e le zone assolutamente da non perdere in città:
Downtown
Eleggiamo il quartiere principale di Indianapolis come punto di partenza alla scoperta della città.
La sua principale attrazione è il Monument Circle, una piazza circolare sulla quale si affacciano numerosi palazzi di eccezionale pregio architettonico e al cui centro risalta il Soldier’s and Sailor’s Monument, un monumento commemorativo di 87 metri d’altezza dal quale si può godere di una splendida vista sul panorama cittadino.
Gli appassionati di storia non potranno poi perdersi musei quali il Civil War Museum e il World War Museum, centri rispettivamente dedicati alle vicende che hanno coinvolto Indianapolis durante la Guerra di Secessione Americana e il Secondo Conflitto Mondiale.
Ultima tappa di sicuro interesse culturale è infine l’Indiana Medical History Museum, con le sue esibizioni sull’evoluzione della medicina dalle origini sino ai giorni nostri.
Lockerbie Square Historic District
Questo secondo quartiere che vi proponiamo, indicativamente ubicato tra East Street e York Street, è tutto da scoprire concedendosi una passeggiata per le sue tranquille vie, sulle quali si affacciano piccole casette in legno davvero uniche e in apparenza anacronistiche.
Oltre alla sua architettura, due sono i punti d’interesse principale in zona. Il primo è la casa d’epoca vittoriana abitata dal poeta James Whitcomb Riley e la seconda il Crown Cemetery, luogo d’eterno riposo che annovera tra i suoi “ospiti” personalità quali il presidente Harrison e John Dillinger.
Forse proprio quest’ultima è la tomba più visitata in quanto, secondo la leggenda, non ospiterebbe il corpo del celebre gangster degli anni ’30 ma quello di un altro uomo.
Non lontani a piedi, poi, sono il già citato Eiteljorg Museum con le sue opere di Andy Warhol e la collezione di manufatti indiani e il Museum of Art, con capolavori di Turner e la scultura LOVE di Robert Indiana.
White River State Park
Seppur una delle più rappresentative, questa non è che una delle duecento aree verdi che si trovano nell’zona urbana d’Indianapolis.
Qui non avrete che l’imbarazzo della scelta, con oltre cinque km di percorsi pedonali sulle rive del fiume e spazi immersi nel verde, attività all’aperto quali un giro in gondola e momenti di divertimento con i delfini ma, anche, musei, ristoranti e caffetterie.
Dedicate un paio d’ore a una visita dello State Capitol – il Campidoglio cittadino – e addentratevi nel parco fino a raggiungere l’NCAA Hall of Champions – un museo completamente dedicato alle discipline sportive praticate a livello universitario.
Non dimenticate, inoltre, di fare un salto all’Indiana State Museum per approfondire la conoscenza della storia locale e, se siete in compagnia di bambini, all’Indianapolis Zoo, ideale per ammirare da vicino specie protette in pericolo d’estinzione.