Fate attenzione a non sottovalutare le tante attrazioni che, magari non troppo conosciute a livello internazionale, contribuiranno a rendere la vostra permanenza a Charleston davvero unica. Ancor prima quindi di pensare a un’eventuale esplorazione sulle quattro ruote del South Carolina, leggete con attenzione la guida su quelli che, secondo noi, sono i migliori quartieri della città.
Downtown
Iniziamo il nostro viaggio dal centro di Charleston, il cui simbolo per eccellenza è l’Arthur Ravenel JR Bridge, mastodontico ponte visibile pressoché da ogni punto della città e da cui si gode di uno splendida visione dall’alto sul paesaggio circostante. Costruita nel 2005 per collegare il Downtown al vicino Mount Pleasant, la struttura attraversa il corso del fiume Cooper con le sue otto corsie e quattro km di lunghezza.
Se siete in zona in aprile e siete sportivi, cercate di prendere parte alla Cooper River Bridge Run, una gara di 10 km che si tiene a cadenza annuale. Il centro è suddiviso in aree ben definite, tra le quali la 4 Corners of Law che, così chiamata per l’alta concentrazione di edifici governativi, ospita la St. Michael’s Episcopal Church, la più antica chiesa cittadina costruita in stile georgiano negli anni ’50 del secolo XVIII.
Porto
Per cogliere appieno l’essenza di Charleston, non si potrebbe non fare almeno una capatina nella sua zona portuale, testimone di innumerevoli avventure marinare e del traffico commerciale che nel corso dei secoli ha contribuito fortemente a renderla ciò che è oggi. La sua attrazione principale è il Waterfront Park, un parco che si estende su una superficie di circa cinque ettari.
Qui, dopo averne ammirato la bellissima fontana, concedetevi una passeggiata sul Vendue Wharf – un molo in legno con vista sull’Oceano atlantico – una corsetta all’ombra delle querce e le palme nane tipiche della Carolina del Sud, oppure scattate una foto dal pontile che da sul porto, il Ravenel Bridge e il Fort Sumter – dove si sono tenute due battaglie tra il 1861 e il 1863.
Quartiere Francese
Nonostante una parte del French Quarter rientri nel territorio appartenente al Downtown, quest’area mantiene nel complesso caratteristiche ben definite. Come si può intendere, infatti, questa zona deriva il suo nome dall’alta concentrazione di commercianti di origine francese che un tempo popolavano le sue strade e piazze, lasciando in eredità al turista un bagaglio di emozioni e sensazioni d’altri tempi. Dopo aver scattato foto ai numerosi palazzi storici e gallerie d’arte locali, soffermatevi a visitare i due edifici religiosi più importanti della zona.
La French Huguenot Church – il più antico esempio di architettura in stile Gothic Revival dello Stato – è stata fondata dagli immigranti Ugonotti di origine francese in fuga dalla persecuzioni dei secoli XVI e XVII. Aperta solo in occasione delle funzioni, la Saint Philip’s Church è situata poi a una distanza ridotta dalla precedente e risalta agli occhi grazie ai mattoni che ne caratterizzano la struttura e la torre di forma conica. Aperta sin dal 1861, ha la peculiarità di ospitare la più antica congregazione religiosa in Carolina del Sud.